Benvenuti 2.0

20.11.2018

Ciao lettori e lettrici!

La sfigata ha fatto un mega danno la scorsa settimana: parlo di me che, nel tentativo di migliorare la grafica del blog, ho cancellato tutti i post che avevo pubblicato (non chiedetemi il collegamento fra le due cose). Le mie notevoli doti informatiche si sono manifestate per l'ennesima volta. Fortunatamente sono riuscita a recuperarli, eccetto il primo. Mi pareva triste un blog senza l'articolo introduttivo, quindi ecco che ho deciso di scriverne un altro. Anche se inizialmente è stato un po' un colpo al cuore. So di non aver fatto nulla che ha cambiato il mondo, ma quando metti nero su bianco delle parole che hanno preso forma nella tua mente, poi ti ci affezioni. Nel tuo piccolo, ti sembra di aver fatto nascere un pezzo unico e raro, che non potrai più ripetere in alcun modo.

La frase con cui avevo cominciato tutto era la seguente: "Ho deciso di aprire questo blog dopo numerosi "lo faccio", a cui seguiva sempre un "magari un'altra volta", perché era ora che compissi qualcosa per me". Quella era stata la motivazione che, in una noiosa mattinata lavorativa di luglio, mi aveva dato finalmente la spinta. Scrivere è, da tutta la vita, la mia passione. Quando ero adolescente, ogni volta che avevo un problema, mi mettevo davanti al computer e scrivevo una sorta di "diario virtuale" su degli ormai antichi floppy disk. Il mio sogno nel cassetto era quello di diventare, un giorno, una giornalista e pubblicare un libro. Non ho fatto nulla del genere, per il momento. Anzi, ci sono stati periodi in cui il massimo che scribacchiavo erano i messaggi su WhatsApp. La costanza, vi conviene saperlo fin da subito, non è il mio forte. Però alla fine, in un modo o nell'altro, si ritorna sempre dal proprio primo vero amore.

O, comunque, da quei punti fermi che ci danno sicurezza e ci fanno credere di saper fare qualcosa. Io sono stata una continua e odiosa "via di mezzo": a scuola andavo bene, venivo considerata una "secchiona" (malgrado avessi scelto un indirizzo di studi per nulla nelle mie corde e che, spesso, mi faceva dannare), senza però essere particolarmente brillante. "La tipica ragazza da 8", insomma. E lo stesso succedeva all'università. Prendevo buoni voti, ma non ero quella che ti porta a casa 30 ad ogni esame. Ciò mi dava parecchio sui nervi, lo ammetto. Ho sempre detestato non sentirmi "né carne né pesce". A maggior ragione perché negli sport, invece, ero imbranatissima e non avrei mai potuto eccellere in qualche disciplina agonistica.

Magari nemmeno a scrivere sono chissà quanto talentuosa, però è una cosa che mi piace fare. Mi fa stare bene. E, soprattutto, mi permette ancora un pochino di fantasticare. A tal proposito, un'informazione di servizio che dovete sapere è che sono una fan accanita di Sex and The City! Lo avevo detto anche nella presentazione precedente: Carrie Bradshaw è una specie di modello per me. Per questo potrebbe capitarmi di citarla nei miei post. Nonostante non abbia il suo armadio gigantesco e non viva a New York city (purtroppo), mi sarebbe piaciuto essere un po' come lei: girare per le strade trafficate con un bicchiere di caffè bollente in mano (che poi il caffè non mi fa impazzire, facciamo latte macchiato così sono più contenta), niente tacchi perché io preferisco le scarpe comode, mentre mi reco verso il mio appartamento dove mi aspetta il laptop per comporre il prossimo articolo sugli argomenti più disparati.

La realtà mi ha portata su altri percorsi. Faccio da un anno e mezzo circa un lavoro che in alcuni giorni, tutto sommato, mi piace; in altri, quando ricordo ciò che avrei voluto fare davvero da grande, e che non ci azzecca niente con quello che sto facendo, un po' meno. Questo blog è quindi principalmente un modo per recuperare un pezzo di me, da condividere con voi. Senza avere alcuna pretesa, spero che qui possiate trovarvi a vostro agio e, perché no, immedesimarvi nei mie racconti, sentendovi un po' meno soli. Se riuscirò a realizzare questo, sarò felice.

Non c'è un tema preciso, parlerò di tutto quello che mi passa per la testa. Anche un po' sulla base degli accadimenti quotidiani. Come vi accennavo sopra, non sono un esempio di persona costante. Mi lascio condizionare molto da ciò che succede intorno a me, facendovi dipendere i miei stati d'animo. L'emotività è il mio peggior difetto da quando sono nata. Gli altri li scoprirete piano piano. Ma farò del mio meglio affinché questo progetto non resti qualcosa di incompiuto. Promesso. Con la speranza di non combinare nuovi casini e cancellare altri post.

Con affetto,

Alenka

P.S. Nella versione 2.0 ci metto anche una foto, presa a casaccio dalla galleria, di una me sorridente al ristorante (un'altra delle attività che prediligo è mangiare), giusto per dimostrarvi un po' di evoluzione social :)  

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