Vaffanculo amore, benvenuta rabbia

19.09.2019

Ciao a tutti/e! Come va?

In questi giorni sto provando un sentimento per me nuovo, che faccio fatica a comprendere e a controllare: parlo della rabbia. Generalmente non sono la tipa che s'incazza, quando qualcosa non va o qualcuno mi fa del male divento triste, piango, mi isolo dal mondo. La tristezza la conosco, mi veste bene, ma la rabbia no. O meglio, sono bravissima a prendermela con me stessa e mai con gli altri. Tipo: Se quel ragazzo carino conosciuto in discoteca pensa che tu sia una poco di buono, è colpa tua che avresti dovuto essere meno sfacciata. Oppure: Se quel collega al lavoro inizia a prendersi troppa libertà è perché tu dovevi dargli meno confidenza, o se l'esame non è andato come speravi è perché non hai studiato abbastanza. E ancora: Se il tuo ex ti ha piantata, sicuramente è a causa tua che sei stata una fidanzata troppo pesante.

Questo è il mio modo, più o meno naturale (e di merda), di vivere la vita. Tuttavia, come dicevo prima, ora sento che si sta smuovendo in me qualcosa di diverso. La verità è che mi sono stancata delle belle parole che non portano mai a niente, delle promesse che si rivelano continuamente dei grandi buchi nell'acqua, di chi scappa davanti alle situazioni perché fa più comodo così, di chi s'imbarca convinto nei rapporti (facendo imbarcare anche te) ma poi, non appena scopre che la vita reale non è come nelle pubblicità del Mulino Bianco - eh dai, che scoperta! - , si tira indietro perché "non pensavo potesse essere così difficile".

Mi sono stancata dei discorsi inutili e senza senso, dei "sei la donna migliore del mondo, non incontrerò mai più nessuna come te, ma adesso preferisco stare da solo. Un giorno mi ringrazierai". Innanzitutto non potevi capirlo prima di rompermi i coglioni?!?! La gente ti disturba, ti tira fuori dalle tue sicure armature di cinismo e disillusione, costruite con sangue e fatica negli anni, per farti intravedere le stelle e poi, quando cominci a respirare un po' di luce, buttarti giù con un bello spintone. E io dubito fortemente che potrò mai ringraziare qualcuno per questo. Per avermi dato da bere e tolto l'acqua proprio quando cominciavo ad avere più sete. Ah e non dimentichiamoci la ciliegina sulla torta, il banale "meriti di meglio", che ti fa venire subito voglia di spaccare il telefono anche se è nuovo. Certo che è così, ma tu quel meglio non puoi proprio darmelo, vero?

E ciò che mi fa arrabbiare più di tutto - sì, perché oggi sono una donna veramente incazzata - è che mentre tu stai lì a farti mille domande, a torturati chiedendoti dove hai sbagliato, agli altri non importa. Gli altri vanno avanti sereni e tranquilli. Mentre te sei lì, ferma e ridicola, sempre più ammaccata, a cercare le briciole della dignità che hai perso sul pavimento. Neanche mangiarti una pizza riesce più a darti le soddisfazioni di un tempo: sì è ancora buona, ma il suo gusto comincia ad essere diverso, più amaro e meno simile alla felicità. Eppure, ti ripeti, ho sempre fatto il mio dovere, sono una brava persona: a scuola facevo tutti i compiti, non sono mai uscita da un locale senza pagare (tranne una volta, ma non era stato intenzionale. e poi avevo preso solo un cappuccino, suvvia), saluto i cani quando li incontro per strada e rallento per far passare le auto. Allora vorrei fare un appello al mio ex amico Karma, del quale mi fidavo ciecamente: dove sei finito? Dobbiamo parlare un attimo, noi due, perché qui c'è davvero qualcosa che non va. 

In mezzo a questo caos di emozioni, alle crisi d'ansia, ai fazzoletti usati accartocciati in borsa, alle lacrime che (me ne stupisco pure io) sembrano avere una riserva illimitata = se c'è una crisi di siccità sapete chi chiamare, per qualche istante, prima di tornare alla me consueta, vorrei provare a vedere la situazione sotto un'altra prospettiva. Visto che lo faccio sempre per gli altri, per una volta desidero farlo per me. Negli ultimi giorni mi è stata ripetuta spesso la parola "vincolo", quasi come se avere un legame con me fosse un ostacolo alla propria realizzazione personale. Perché non si possono avere entrambe le cose: o la ragazza o la carriera. Certo. Ora finalmente capisco come mai si sostenga che gli uomini non siano multitasking. Comunque, per riprendere il filo, sono stata definita un vincolo di cui è meglio liberarsi per raggiungere obiettivi "più alti". Al di là che sentirmi dire queste cose sia stato peggio di una pugnalata al petto (l'ennesima, se proprio vogliamo essere precisi), forse, prima di degenerare nella tipica crisi di autostima, è il caso di domandarsi se ciò sia effettivamente vero.

E la risposta è...no. Io non sono un vincolo cazzo, no! Io sono tutt'altro! Sono quel pizzico di sale in più che dona sapore alla vita. Ricordo i compleanni e m'impegno ogni volta per trovare il regalo migliore. Sono ironica, divertente, le mie battute fanno ridere ma ridere sul serio. Mi piace fare sesso! Non con tutti eh, solo con chi amo, e modestamente penso di essere anche piuttosto brava. Sono quella che quando si esce a cena divora il suo piatto e poi chiede anche un assaggio del tuo. E non pretende per forza che sia l'uomo a pagare il conto. Solo qualche volta, giusto perché io perdo ore ed ore a depilarmi quindi tu, per par condicio, puoi offrire un paio di cene ogni tanto. Esco sempre truccata e vestita bene. Lo so, sono un po' imbranata a camminare sui tacchi, ma nessuno è perfetto! Giusto? Ascolto le tue canzoni, così forte che le faccio diventare mie. Chiedo "scusa", dico "grazie, permesso e per favore". E poi, dettaglio da non trascurare, so cucinare le lasagne! Con la besciamella e il ragù fatti in casa. Sì è vero, non le preparo da un po', ma sono sicura di ricordarmi ancora la ricetta. Io sono anche e soprattutto questa. E mi dispiace per chi non l'abbia capito... perché di ragazzini immaturi mascherati da principe azzurro che il giorno prima ti vogliono e quello dopo ti accantonano per il giocattolino nuovo, purtroppo, ne è pieno il mondo. Ragazzini che ti promettono la luna, ma poi ti portano solo massi con i quali ti schiacciano il cuore. Mentre voi, un'altra come me, non la troverete più. E quando ve ne accorgerete, sarà troppo tardi.

Baci, abbracci & vaffanculo,

Alenka

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