Ho imparato che...

24.09.2020

Da tutto si può guarire, anche dalle situazioni più improbabili, e in alcuni giorni più di altri ti rendi conto di essere andata finalmente avanti, senza sapere bene né quando né come.

Non esiste un unico grande amore, ma tanti amori diversi che sembrano grandi nel momento esatto in cui li vivi.

Chiodo scaccia chiodo non funziona finché non trovi il chiodo giusto con cui sostituire il precedente. E ti accorgi che ora il quadro sta su meglio, un po' più dritto.

Settembre è un mese di merda, da sempre e per sempre.

Instagram lo usi ma un pochino meno quando smetti di pensare al tuo ex. 

La paura uccide i rapporti più di qualsiasi altra cosa.

Finire a letto con il proprio migliore amico porta per forza delle conseguenze e bisogna essere davvero molto incoscienti, o molti stupidi, per pensare il contrario.

Innamorarsi del proprio migliore amico, poi, non ne parliamo. Andrebbe scritto un undicesimo comandamento che dica a lettere cubitali e in grassetto "Mai prenderti una sbandata per il tuo amico, coglion*". 

L'amicizia fra uomo e donna, insomma, è possibile solo se presa a piccole dosi giornaliere.

I treni è vero che passano continuamente, ma perdere quello che dovevi prendere significa, inevitabilmente, arrivare tardi all'appuntamento. E non sempre i ritardi si possono riparare, perlomeno non senza fatica.

Le cose vanno dette al momento giusto, senza rimandare, perché "il momento giusto", una volta perso, potrebbe non tornare più.

Il karma sa essere davvero crudele quando ci si mette.

Il destino non esiste, esistono le coincidenze.

Le strategie amorose non funzionano mai. I bellissimi copioni che ci facciamo nella nostra testa difficilmente troveranno riscontro nella realtà ma, al contrario, la vita si divertirà proprio a cambiarci tutte le battute.

Gli opposti si attraggono, è vero, ma non c'è sorpresa più meravigliosa (e pericolosa) di trovare qualcuno che cammini con il nostro identico passo, qualcuno che ci faccia sentire al sicuro e a casa perché le fondamenta su cui ci appoggiamo sono le stesse. 

Quella casa potrà svanire da un istante all'altro se non si fa attenzione.

Il detto "La verità è che non gli piaci abbastanza" ha ragione nel 99,9% dei casi. Il restante 0,1% si verifica nei film di fastascienza. 

Non è degli altri che facciamo fatica a fidarci; spesso, più semplicemente, manchiamo di fiducia in noi stessi e nel nostro personale valore.

Gli insicuri si lasciano sfuggire le cose belle, troppe volte.

Non serve a niente sforzarsi per tenere tutto sotto controllo: domani ti sveglierai e quello che credevi fosse il tuo mondo crollerà sotto ai tuoi piedi, facendoti precipitare in un mare di incertezza e obbligandoti e ricominciare da capo, di nuovo.

Bisogna sempre essere pronti al cataclisma (e con una vita di ricambio nella borsa, da portare con sé insieme ai fazzoletti e all'ombrello perché non si sa mai che piova).

Non siamo felici, a volte, semplicemente perché non sappiamo come si faccia. 

Per imparare ad essere felici non basta una vita intera. E nel frattempo continuiamo a farci del male perché la cruda e nuda ovvietà è che il dolore diventa con gli anni la nostra zona di comfort, quella che ci fa sentire più a nostro agio. Anche se ci vergogniamo ad ammetterlo.

La mia odissea sentimentale ricorda vagamente quella di Carrie Bradshaw, ma senza il suo guardaroba, senza la sua casa in quel di Manhattan e senza i suoi capelli perfetti in ogni occasione (che tra l'altro, ormai, ho smesso di torturare con la piastra perché a quasi trentun anni la settimana prossima ho capito che un po' mossa e sbarazzina forse sto meglio). Ah e, ovviamente, senza Mr. Big che mi viene a prendere a Parigi per dichiararmi il suo amore. C'est la vie.

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