Le dieci cose a cui penso quando sono in vacanza

30.07.2018

Ciao a tutti!

Ormai il mese di luglio è agli sgoccioli e in molti si staranno preparando per le tanto attese ferie. Anche questa estate sta volando, mi sembra ieri che giravamo con il giubbotto pesante e la sciarpona di lana (che io, tra parentesi, sono imbranatissima a mettere! Qualcuno mi potrebbe gentilmente spiegare come si fa ad indossarla senza sembrare uno yeti?) Ecco, in vista della partenza, vorrei condividere con voi un elenco delle cose che mi vengono in mente quando si parla di vacanze.

1) Ho preso tutto?

Beh, tanto per cominciare, mi piacerebbe parlare del terribile dubbio che assale ognuno di noi nell'esatto momento in cui si lascia la soglia casa - in esso sono comprese tante sottocategorie, quali: Ho chiuso il gas? La corrente del frigor era staccata? Ho serrato bene tutte le finestre? - e non ci abbandona fino a quando finalmente arriviamo sul posto e apriamo la valigia. Che poi, pure se ci si sta recando nel posto più fornito possibile, la sensazione che anche dimenticare la più piccola cosa possa essere una tragedia, la fa da padrona. Tipo "Ho dimenticato lo spazzolino! Trovero qualcuno in tutta la Costa Smeralda che lo venda?". Io, da grande ansiosa quale sono, controllo il bagaglio mille volte prima di chiuderlo. Quando ho più tempo, faccio anche una lista delle cose che voglio portare, che spunto di volta in volta (solitamente parto da due o tre cosine essenziali, per poi portarmi dietro tutto l'armadio perché non si sa mai che quel vestito preso due anni fa e mai messo ti venga voglia di indossarlo proprio in vacanza!). E comunque, puntualmente, dimentico qualcosa.

2) Tappa obbligatoria: la colazione fuori il giorno della partenza

Questa è una delle cose che personalmente preferisco e mi rendono felice come una bambina di cinque anni! Che sia la classica colazione in aeroporto, mentre si attende il volo, oppure la sosta in autogrill quando si viaggia in macchina, credo che una bella brioche ripiena, accoppiata a un cappuccino, sia il modo perfetto per cominciare le vacanze con il piede giusto.

3) SOS prova costume

Ecco un tasto dolente. Soprattutto perché più o meno ogni estate si ripete il solito teatrino: io che indosso il costume e, con aria afflitta, penso "Non mi sta più bene come l'anno scorso". A ciò segue la costante promessa, mai mantenuta, di mettermi sotto a settembre (quel famoso settembre di cambiamenti che, poi, non arriva mai) con l'attività fisica e l'alimentazione sana. È che, non me ne vogliate, volete mettere a confronto una bella pizza con un'ora di cardio? E poi, insomma, bisogna contare molti altri fattori tipo il metabolismo che cambia, l'aria nello stomaco se, anche voi come me, avete difficoltà a scaricarvi e non andate in bagno da dieci giorni... Ma, soprattutto, queste sono tutte cazzate. Voglio approfittarne per dare a tutti (compresa me stessa) un incoraggiamento: cerchiamo di fregarcene della prova costume, che alla fine è solo una formalità! Godiamoci la spiaggia, il mare, il sole. A nessuno fregherà niente se la sera prima abbiamo mangiato un doppio hamburger o un'insalatina. L'importante è sentirsi bene, dentro e fuori. Il chilo in più o in meno non farà di certo la differenza.

4) Speriamo di non scottarsi!

Altro tasto delicato per me, avendo la classica pelle bianca "da mozzarella". Chi è nella mia stessa situazione comprenderà perfettamente cosa significa andare al mare, mettersi su chili di crema protettiva, cercando di rimanere sempre rigorosamente all'ombra, diventare rossa comunque, tornare al colore pallido di partenza e, una volta a casa, sentire pure i simpatici commenti della gente come "non sei andata in ferie quest'anno?". Qui, fidatevi di me, un bel vaffanculo ci sta benissimo.

5) Fare tante foto

Io non amo particolarmente fare foto, lo ammetto. Soprattutto odio dover fotografare me stessa. Però cerco comunque di sforzarmi perché so che, alla lunga, le foto saranno i ricordi nitidi e a colori di tutti i momenti che abbiamo vissuto insieme alle persone a noi care. Quindi armiamoci di un bel sorriso, insieme a tanta pazienza, e mettiamoci in posa! - che, scritto così, potrebbe sembrare lo slogan di qualche pubblicità, ma in realtà è solo un modo per accumulare più ricordi possibili.

6) Vedere l'alba

Beh, che dire... Penso che questo sia uno dei momenti di maggiore pace in assoluto. Mettersi con un asciugamano sulla spiaggia e attendere quella palla enorme arancione che sbuca dal mare e sale lentamente verso il cielo, diventando sempre più piccola e luminosa. Ne vale la pena di puntare la sveglia alle 5 del mattino o, ancora meglio, di non andare proprio a dormire per assistere a uno spettacolo così. Se andrete a vedere l'alba (o il tramonto) lanciate via i telefoni, liberate la mente e godetevi appieno ciò che vi circonda. Che ci sia qualcuno con voi o siate da soli, non importa. Sentitevi amati e date amore. E dopo fate follie, tipo scrivere al ragazzo/alla ragazza che vi piace, ma cui non vi siete ancora dichiarati, per fargli sapere che mentre il sole sorgeva, voi avete pensato a lui/lei. Può sembrare molto melodrammatico, forse, ma alla fine non esiste niente che una nuova alba non possa cancellare.

7) Parola d'ordine: rilassarsi

Magari è una banalità, ma per me che sono una maniaca del controllo è la cosa più difficile del mondo. Solitamente ho bisogno di almeno qualche giorno di assestamento per rendermi conto che sono in vacanza e posso finalmente respirare. Il problema è che molto spesso me ne rendo conto quando ormai è quasi ora di tornare a casa. Quest'anno starò via una decina di giorni e ho deciso che, dovessi anche andare a fare yoga in spiaggia tutte le mattine o partecipare a uno di quei corsi di risveglio muscolare, mi voglio rilassare. Nel senso più rilassante della parola. Ne ho bisogno. Ce la farò? Ve lo racconterò a settembre, se vi andrà.

8) Dedicarsi alla lettura

Più che un pensiero, questa è una cosa che m'impongo di fare ogni anno. Da bambina, durante le vacanze estive, ricordo che mia mamma mi portava sempre in biblioteca a prendere dei libri da leggere. E io li divoravo, uno dopo l'altro. Il mio preferito è stato "La gabbianella e il gatto" di Luis Sepúlveda. Ho semplicemente adorato quella storia che raccontava di un gatto che aiutò una gabbianella a superare ogni sua paura e a volare. Con il tempo, un po' per pigrizia un po' per i vari impegni (ma probabilmente più per pigrizia), purtroppo mi sono ritrovata a leggere sempre meno, se non i vari manuali di Giurisprudenza. Perciò, almeno quando sono in ferie, cerco di dedicarmi alla lettura. Del resto - per riprendere il punto 7 - non c'è nulla di più rilassante di un buon libro letto mentre si sta spaparanzati su una sdraio, magari sorseggiando un buon cocktail ghiacciato (ok, sto esagerando). Quest'anno probabilmente leggerò "Io dopo di te", sequel di "Io prima di te" regalatomi dalla mia migliore amica. Giusto per versare un po' di lacrime sotto l'ombrellone. E poi andrò a prendere in prestito qualcuno dei gialli di Agatha Christie che in estate, a mio parere, non devono mai mancare. A voi invece piace leggere? Quali sono i vostri generi preferiti?

9) Fare buoni propositi

Le vacanze sono anche il periodo dell'anno che aspettiamo per poter finalmente riflettere un po' sulla vita in maniera serena e tranquilla. Si spera sempre di tornare a casa rigenerati non solo fisicamente, ma anche e soprattutto mentalmente. Magari con qualche consapevolezza in più. Nonché quei classici "buoni propositi" da cui trarre energia per affrontare al meglio il rientro (e che solitamente durano una settimana, ma ci si prova ogni volta). Del resto la fine dell'anno ufficiale per me ha sempre coinciso con il mese di agosto. Forse perché settembre rappresenta, oltre al mese in cui ricomincia tutto, quello del mio compleanno e in generale dei cambiamenti. Il consiglio che posso dare è di non soffermarsi su ciò che finisce ma, al contrario, pensare a tutto quello che di nuovo ci aspetta. Non è mai troppo tardi per compiere davvero delle piccole rivoluzioni e, chi lo sa, il prossimo settembre potrebbe essere il momento giusto!

10) Ricordi d'infanzia

Ebbene sì, devo ammettere che la partenza per me è sempre accompagnata da un senso di nostalgia per il passato. Da piccola ricordo che andavo spesso in vacanza in montagna, i miei affittavano un appartamento in un minuscolo paesino ogni anno. Probabilmente ho trascorso lì le mie estati da quando avevo poco più di qualche mese e tuttora, se mi capita l'occasione, ci faccio un salto. Riconosco anche che per un periodo ho odiato quel posto perché avrei voluto fare le vacanze al mare "come tutti gli altri miei compagni" (che poi chissà se era davvero così). Senza rendermi conto che quelle, in realtà, erano le giornate migliori della mia vita. Prive di pensieri. Le uniche preoccupazioni erano quale cartone animato della Walt Disney vedere la sera, che gusto di gelato prendere durante il giro al lago oppure sperare che l'altalena del parco-giochi fosse libera. Adesso sono "un'adulta" (più o meno) e sicuramente ho più possibilità di fare viaggi differenti, tuttavia la lacrimuccia pensando a quanto fosse più semplice essere bambini credo mi scenderà sempre. Ogni anno.

Questa è la lista, più o meno originale, delle cose che per me racchiudono il significato di vacanze. Spero di non avervi tediato troppo con le mie riflessioni. A voi invece la parola "vacanza" che cosa fa venire in mente? Dove andrete, o dove siete andati, quest'anno?

Vi auguro una buona estate. Ovunque sarete - al mare, in montagna o in città - cercate di stare bene.

Con affetto,

Alenka


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